domenica 29 marzo 2009

LE ULTIME ARANCE....


Se aspettavo ancora un po' a postare questa ricetta, manco le arance transgeniche trovate più....La cosa buffa è che la ciambella risale a 3 settimane fa (è già finita..non preoccupatevi ..non la conservo mummificata nella dispensa...) ma in realtà è tutt'inverno che pensavo di provarla!

Un'ottima tempistica....una ricetta diesel oserei dire!

Volevo assolutamente provare un dolce con il succo d'arancia ma non trovavo nessuna ricetta che mi convincesse completamente: o troppo zucchero o con la panna oppure l'olio di semi, ingrediente sconosciuto alla mia cucina...potevo provare con l'olio extra vergine..ma poi mi fermavo alle mie elucubrazioni...

mi ci sono buttata nell'occasione di una cena improvvisata all'ultimo momento ..e lì per lì mi sono buttata nella mia personale versione..e devo dire che sono soddisfatta, è venuta proprio come volevo! io ci ho aggiunto le mele, ma la torta è ottima anche nature!
Se vi interessa, trovate le ricette da cui ho preso spunto da fiordifarina, cavoletto e ancora cavoletto.

CIAMBELLA ALL'ARANCIA E SPICCHI DI MELA

Ingredienti:

4 uova piccole o 3 normali possibilmente bio

210 gr di zucchero integrale di canna mascobado (260 se la preferite + dolce)

succo e scorza grattugiata di 2 arance bionde bio

190 gr burro bio

330 gr di farina bio

12 gr di cremortartaro (circa 2/3 di bustina)

3 mele bio

L'esecuzione è semplicissima, praticamente si fa tutto con le fruste elettriche come ho fatto io, o nella planetaria con la frusta per montare. Fate sciogliere il burro a bagnomaria (io spengo il fuoco appena inizia a sciogliersi, così si fonde con calma e quando lo uso è tiepido al punto giusto). In una ciotola capiente montate le uova e lo zucchero con le fruste elettriche finché non saranno ben gonfie e spumose. Aggiungete il succo e la scorza delle arance, il burro a filo continuando a montare con le fruste. Infine aggiungete la farina, sempre con le fruste e per ultimo il lievito setacciato mescolando bene con una spatola per amalgamarlo uniformemente. Versate il composto in uno stampo da ciambella imburrato e infarinato e scuotetelo delicatamente per livellare il composto. Sbucciate le mele e tagliatele in 4 spicchi, incidete ogni spicchio con tanti tagli sottili e inserite gli spicchi nella ciambella a intervalli regolari, affondandoli leggermente. Infornate a 180° per circa 50 min.(per sicurezza controllate che sia asciutta con uno stuzzicadenti )

OPS! mi stavo dimenticando che con la ricetta partecipo al concorso..più che altro alla raccolta.. "ci piace un succo" di Lost in Kitchen (con Senza panna e Tzatziki a colazione)


sabato 21 marzo 2009

DOPPIO GNOCCO DI RICOTTA


Ok, mi sto rendendo conto che sono un po’ monotematica..continuo a postare ricette con la ricotta!!! Potrei quasi indire una raccolta..
Ma agli gnocchi non ho potuto resistere, da quando li ho visti da Sandra e da Izn me ne sono innamorata a prima vista! Sono talmente buoni che li subito rifatti dandogli un’altra forma e pure con un sugo diverso.
Confesso che all’inizio ero perplessa sulla tenuta dell’impasto senza uova e fissavo con terrore la pentola in attesa che l’acqua si trasformasse in un’orrenda brodaglia informe…e invece non solo tengono la cottura perfettamente ma rimangono sodi! Sono delicati ed equilibrati e soprattutto non hanno l’effetto spugna-assorbimento modello mattone sullo stomaco!

Gnocchi di ricotta (impasto per 4 persone):
500 gr di ricotta vaccina fresca
200 gr di farina
4 cucchiai di pangrattato (facoltativi)
Sale,
noce moscata

Su un piano infarinato impastate la farina con la ricotta, il pangrattato, sale e una bella grattata di noce moscata. L’impasto deve essere ben sodo e non appiccicoso, quindi aggiungete un po’ di farina se necessario (dipende dall’umidità della ricotta). Formate una palla e fate riposare per mezzora. Per la prima versione ho fatto dei salsicciotti spessi un dito e poi li ho tagliati a tocchetti regolari. Per la seconda ricetta l’idea era di fare degli spaghettoni ma mentre arrotolavo i salsicciotti si rompevano per cui sono diventati simil trofie! Cuocete gli gnocchi o le trofie in acqua bollente salata, scolateli appena vengono a galla usando una schiumarola.

Versione1: Gnocchi di ricotta alle zucchine e porcini secchi

5-6 piccole zucchine bio
1 scalogno bio
Una manciata abbonante di porcini secchi
Olio extra vergine bio
Sale, pepe

Mettere a bagno i funghi secchi in una ciotola di acqua fresca per circa 30 min. Tagliare le zucchine a dadi e far saltare in padella con 2 cucchiai d’olio per 5-10 minuti, salare. Devono rimanere croccanti, quindi non fatele cuocere troppo!
In una padella che possa contenere anche gli gnocchi, far appassire lo scalogno affettato sottilissimo con un cucchiaio di olio. Unire i funghi scolati, strizzati e tritati molto grossolanamente, far insaporire a fuoco vivace unendo di tanto in tanto qualche mestolino dell’acqua di ammollo (filtrata con una garza). Regolare di sale. Quando gli gnocchi sono cotti buttarli nella padella con i porcini far insaporire, infine unire le zucchine spadellando bene. Una bella grattata di pepe e servite.

Versione 2: Gnocchetti “Simil-trofie” alle acciughe e ricotta dura

6-8 filetti di acciuga sottolio
8 olivette nere dolci
Ricotta dura
Prezzemolo tritato fresco
Olio extra vergine bio

Tritare finemente le acciughe e le olive, mettere il composto in una ciotola e unire l’olio a filo finché non diventa una salsina cremosa. (Se preferite potere frullare tutto nel mixer o nel frullatore). Quando buttate gli gnocchetti, rovesciate la salsina di acciughe in una padella capiente e fare intiepidire a fuoco basso. Scolare gli gnocchetti, rovesciarli nella padella, unire un cucchiaio di acqua di cottura, mescolare tutto per pochi secondi, impiattare, spolverare con prezzemolo tritato e ricotta dura sbriciolata a piacere.

martedì 17 marzo 2009

MEME E LA NON-RICETTA DEL MARTEDI' (EX LUNEDI')

5 COSE DA CUI SEI DIPENDENTE
Finalmente rispondo al meme che mi ha girato Cristina B.!
Il mio primo meme non ci posso credere! Scusate l'entusiasmo infantile ma sono blogger da poco e appena vedo un commento positivo o manifestazioni di ammirazione mi esalto neanche avessi vinto il primo premio di una gara con gli chef più famosi del modo!
allora si parte!
1. il Tè: sono veramente una drogata, se non mi bevo un bel tè la mattina e uno dopo mangiato non ce la faccio, entro in astinenza. e non perlo di tazzine, vado direttamente di tazza da caffelatte, con limone e senza zucchero. la cosa più bella è gustarmelo in santa pace il sabato pomeriggio sul divano con una bella rivista da sfogliare/libro/film.
2. Internet: in questo periodo ne sono quasi succube...infatti mi sta preoccupando la frequenza con cui controllo non solo il mio blog ma anche quelli dagli altri, che se mi perdo una ricetta chissà cosa succede! per non parlare di facebook e moviesquiz...
3. Viaggiare: è la mia valvola di sfogo, il mio modo di spegnermi il cervello, solo iniziare ad organizzare un viaggio mi fa stare meglio, trovare posti sperduti poi è la mia specialità, se ci sono anche rovine etrusche state sicuri che ci devo assolutamente andare!
4. il "mio" sabato pomeriggio: il sabato di solito è il mio giorno libero, cerco di concentrare tutto durante la settimana in modo da lasciarmi il sabato per parrucchiera, estetista, caffè con l'amica, giro di shopping sul mercato...ma la cosa che mi piace di + è svegliarmi tardi , ciondolare un po' per casa e nel primo pomeriggio piazzarmi con il tè sul divano, magari anche il pranzo sul tavolino e farmi passare con calma le pile di riviste accumulate, archiviare le ricette, poi mettere su un dvd o il telefilm del momento, o ascoltare un cd, insomma quelle 2 ore di relax totale in cui riesco a fermare il cervello senza pensare a bucati, pulizie, lavori in sospeso e computer.. quando non ci riesco mi sembra che mi manchi lo spazio vitale8troppo spesso ultimamente)!
5.film/cine: i film sono la mia passione da sempre, non è necessario che li debba guardare per forza in continuazione..fino all'anno scorso si faceva anche il cineforum casalingo con le amiche, ho stilato un elenco infinito di film in ordine alfabetico che devo vedere spulciando pagina x pagina il Mereghetti.. da vera malata! adoro il cinema!

come tradizione vuole giro il meme a FrancescaV, Gloricetta e Saretta

Non mi sembrava bello però lasciare il post senza ricetta per cui vi lascio questa pasta lampo, di quelle che si fanno quando è tardissimo, non c'è tempo, c'è il tuo programma preferito in Tv, che te lo vuoi vedere in santa pace dall'inizio e magari ti ci addormenti anche davanti (quello del periodo è X-Factor, ecco il perché dell'ex lunedì), però nel contempo hai voglia di una ricetta buonina, tipo che vaghi per la cucina aprendo compulsivamente frigo e dispensa e non ti attira niente..(però che rompiballe questa foodblogger!)..e come per magia mi si accende la lampadina!

PASTA CON RICOTTA, ERBE AROMATICHE E CONSERVA

Le dosi scordatevele, questa pasta si fa obbligatoriamente a occhio! In una padella che possa contenere la pasta, diluire qualche cucchiaio di "conserva" (dicesi conserva la salsa di pomodoro concentrata con le verdurine soffrittine della mamma, ma va bene anche una passata buona, possibilmente bio) con un po' di acqua, unire abbondanti erbe aromatiche tritate (origano, timo, rosmarino, salvia, maggiorana..etc), un pizzico di peperoncino, sale. Aggiungere la ricotta e mescolare bene con un cucchiaio o una frusta per eliminare i grumi, diluire ancora con l'acqua, deve essere abbastanza cremoso ma liquido. Far scaldare appena appena la cremina, rovesciare la pasta (la mia erano caserecce di farro), spadellare bene, unire parmigiano o pecorino a piacere, spegnere il fuoco, un bel giro d'olio evo a crudo e una macinata di pepe. Piattino sfizioso e profumato pronto e preparato mentre cuoce la pasta!

venerdì 13 marzo 2009

CRESCIA?


Punto interrogativo perché la ricetta arriva da "La grande cucina regionale- Umbria" (raccolta del Corriere della sera) che mi sembrava una bella raccolta tendenzialmente seria, ma poi mi sono ritrovata una ricetta molto simile su una raccolta di Sale & Pepe sotto il nome di Pizza Marchigiana, poi Izn ha pubblicato la sua "pizza pasquale umbra"..e ho iniziato a farmi delle domande... infatti ho fatto una breve ricerca su internet e pare che la crescia sia in realtà una specie di piadina e che la mia ricetta sia appunto una pizza pasquale umbra o marchigiana. Quindi lettori umbri o ferrati in materia: ben vengano chiarimenti in merito!
Crescia o no, questo "pane al formaggio" è una ricetta super collaudata e perfezionata ed è meravigliosa per accompagnare i salumi!
Ingredienti per uno stampo da plumcake:
un cubetto di lievito di birra (25 gr)
260 gr farina bianca bio
3 uova piccole oppure 2 grandi
50 gr cacio di Pienza (caciotta di pecora)
50 gr pecorino toscano stagionato
30 gr parmigiano reggiano
7 cucchiai di olio extra vergine d'oliva bio
sale, pepe
Sbriciolate il lievito di birra una ciotola con 5 cucchiai d'acqua tiepida e 1 cucchiaio di farina, mescolate bene fino ad ottenere una pastella senza grumi, coprite con un canovaccio e lasciate riposare per 30 min in luogo tiepido.
Sgusciate le uova separando gli albumi dai tuorli. Mettete gli albumi in una ciotola capiente e montateli a neve fermissima. Unite i tuorli uno alla volta, continuando a lavorare delicatamente il composto con la frusta, poi continuata con l'olio (un cucchiaio alla volta), i formaggi grattugiati e la pastella lievitata. Infine salate e pepate abbondantemente, aggiungete la farina e amalgamate bene finché il composto non si stacca dalle pareti. Deve essere una pasta morbida elastica, lavorabile e soda.
Imburrate bene uno stampo da plumcake, date all'impasto la forma di un salsicciotto leggermente più corto dello stampo e inseritelo all'interno. Fate lievitare a temperatura ambiente coperto da un telo, finché la pasta non raddoppia di volume (ci vorranno circa 2 ore).
Cuocete il tutto in forno a 180° per circa 30 min, come sempre fate la prova dello stecchino che deve uscire asciutto dopo averlo inserito nel pane. Servire tiepido o freddo. Noi l'abbiamo accompagnato con un' ottimo salame piacentino Dop e Coppa piacentina.
Nota: le percentuali dei formaggi possono anche variare, se mettete più formaggio saporito più sarà marcato il sapore, la proporzione che ho usato secondo me è la migliore, poi fate pure secondo i vostri gusti!
altre pizze pasquali:

martedì 10 marzo 2009

QUICHES ALLE OLIVE TAGGIASCHE, POMODORINI, RICOTTA E PANCETTA

Tutto cominciò con un vaso di olive taggiasche arrivato direttamente da Imperia come gentile omaggio della mia migliore amica....(uh sembra quasi un romanzo!),di quelle che quando apri il vaso non riesci più a smettere di mangiarle (infatti mentre le snocciolavo un notevole quantitativo come per magia è finito direttamente in bocca.....)
Volevo giustamente rendergli onore con una ricetta che ne mettesse in risalto il sapore e avendo un posto libero per l'antipasto ho pensato alle quiches con la ricotta. Quindi mi sono sbizzarrita pensando a un po' di abbinamenti e mi sono ritrovata con le tortine vuote e gli ingredienti intorno da combinare secondo l'ispirazione.
Il risultato è stato molto apprezzato ed eccolo qui (non sto più a scusarmi delle foto tanto tra la mia inettitudine e la macchinetta che più di tanto non ce la fa...):
La mia pasta per torte salate (ingredienti per 9 stampini da 12 cm di diametro):
350 gr di farina bianca bio
150 gr di farina di farro integrale bio
100-150 cl di olio extravergine bio
acqua fredda
sale
Con il mixer o a mano mescolare le farine con il sale , aggiungere l'olio poco alla volta fino a far diventare il composto granuloso, infine aggiungere tanta acqua quanto basta ad ottenere un'impasto sodo, elastico e lavorabile. Mettere in frigo a riposare per 30 min. La pasta è molto elastica e si riesce a stendere molto sottile, ma rimane friabile come la brisée con il burro, diciamo che questa la mia versione light!
La crema di ricotta:
400 gr di ricotta vaccina (meglio quella fresca e di buona qualità!)
1 albume d'uovo grande
50 cl di panna fresca
4 cucchiai di olio extravergine bio
sale, pepe
Mescolare tutto in una terrina, lavorando bene la ricotta con un cucchiaio di legno, e finendo con la frusta per amalgamare bene l'albume, sale e pepe giusto un pizzico!
Per il ripieno delle quiches:
crema di ricotta
12 pomodorini ciliegia
3 cucchiai colmi di olive taggiasche
80 gr di pancetta piacentina affettata sottilissima
1 cucchiaio di rosmarino tritato
50 gr di cacio di Pienza (o altra caciotta di pecora)
olio extravergine bio
sale
Realizzazione:
Dividere l'impasto in 9 porzioni e stendere la pasta con il mattarello. Foderare i 9 stampi precedentemente imburrati e infarinati, bucherellare il fondo e cuocere in bianco nel forno a 180° per circa 15-20 min. Nel frattempo preparate la crema di ricotta, tagliate i pomodorini a spicchietti e conditeli con olio, sale e rosmarino.
Quando le tortine sono tiepide estrarle dallo stampo e posizionarle su una placca del forno o una teglia grande e iniziare a riempirle:
3 quiches con: pancetta (foderare il fondo sovrapponendo leggermente le fette), crema di ricotta, pomodorini conditi e una spolverata di rosmarino.
3 quiches con: pancetta (idem come sopra), crema di ricotta, pomodorini conditi e olive.
3 quiches con: crema di ricotta, cacio di Pienza a cubetti piccoli, olive taggiasche(abbondare!).
Prima di servire scaldare in forno a 150° per 12 min.

domenica 1 marzo 2009

VARIEGATA MA NON TROPPO




L'idea di partenza era di fare la "variegata" del Mulino Bianco, ma chiaramente siamo lontani anni luce dall'esserci andati vicino..anche perché la quantità di grassi non meglio identificati presenti della suddetta torta deve essere inquietante, per cui ho palesemente inventato la ricetta di questo cake (ma secondo me è moolto più buono e soprattutto più sano). Il risultato però è meraviglioso, morbido al punto giusto, molto profumato per l'aggiunta della scorza d'arancia, veramente buono. L'unico appunto lo faccio alla parte cioccolatosa che avrei dovuto fare più marcata, magari mettendo un'ulteriore cucchiaio di cacao. Comunque fatto ieri pomeriggio, oggi è quasi finito.....giusto in tempo per fare delle foto decenti dopo averlo affettato per vedere l'effetto marmorizzato
Ingredienti:
330 gr di farina bianca bio
110 gr burro bio molto morbido (lasciatelo a temperatura ambiente per circa 1 ora)
90 gr zucchero bianco
90 gr di zucchero integrale di canna mascobado
3 uova bio
250 ml di panna fresca
1 bustina di vanillina
mezza bustina di cremortartaro
scorza grattugiata di 1 arancia bio
100 gr cioccolato fondente grattugiato
2 cucchiai di cacao magro bio (forse meglio 3 come dicevo sopra)

Imburrare e infarinare uno stampo da plumcake e riporlo in frigorifero. In una ciotola grande lavorare bene il burro morbido, unire gli zuccheri continuando a lavorare con un cucchiaio, aggiungere le uova una alla volta. Quando il composto è ben uniforme amalgamare la farina alternandola alla panna. Infine unire la vanillina e il cremortartaro mescolando molto bene. Prelevare circa un terzo del composto, metterlo in una ciotola e unirvi il cacao e il cioccolato grattugiato. Aggiungere la scorza d'arancia al resto del composto. Versare a cucchiaiate nello stampo, alternando i due composti. Sbattere bene il tutto, inserire la lama di un coltello in verticale e fare dei movimenti a spirale all'interno del cake. Infornare a 180° per 50 min circa.